MA CHI SONO DAVVERO I MODERATI ??? – RACCONTIAMOCI

 In News, Politica

Nella politica nazionale, ma anche nell’ambito di quella locale, assistiamo ad un continuo correre dietro a questa ambita (sembra) figura dei MODERATI. Questo perché con il parziale ritorno ad una logica proporzionale, questo dovrebbe essere il bacino entro il quale giocarsi la vittoria in qualunque competizione elettorale. Ed è tutto un affannarsi a chiamarsi tali. Dal presidente del Consiglio al sindaco del più piccolo consiglio comunale, difficilmente ormai non ci si definisce così. Ma che significa, oggi, essere moderati? E che cosa ha significato esserlo negli anni scorsi nel nostro Paese quando esisteva un partito come la Dc che era il partito moderato per antonomasia?
NOI MODERATI dobbiamo domandarci se ed in che senso dobbiamo oggi considerarci tali. Moderato è infatti una delle parole più usate e bistrattate del linguaggio politico italiano. Il suo significato cambia a seconda delle circostanze, del contesto storico e persino del tono di voce con cui la parola viene pronunciata. Nel Risorgimento i moderati sono quelli che vogliono l’unità d’Italia, ma temono le derive repubblicane o socialiste e vedono nella monarchia dei Savoia una garanzia anti-rivoluzionaria. Nel regime fascista i moderati sono quelli che temono la «seconda ondata», vale a dire i rigurgiti rivoluzionari del movimento, e vedono nell’ala radicale del corporativismo, non senza qualche ragione, una specie di comunismo strisciante. Nell’Italia democristiana sono quelli che si oppongono al centrosinistra, al compromesso storico, ai governi di solidarietà nazionale. Ma possono essere moderati anche quelli che si piegano alla necessità di un accordo con le sinistre e fanno del loro meglio per svuotarlo dei suoi aspetti più pericolosi. Per i loro oppositori di sinistra o di destra questi moderati sono quindi ignavi, opportunisti ed ipocriti. In politica estera la parola è stata non di rado utilizzata per definire quella parte del mondo musulmano che non ha una concezione totalitaria dell’esistenza, che non è «jihaddista », che non vuole distruggere l’Occidente, che crede nell’adattamento dell’Islam, alla modernità e nella pacifica convivenza di culture religiose diverse. Ma i nemici delle comunità multietniche sono convinti che questo Islam sia soltanto frutto di un’immaginazione troppo ‘liberal’. Eppure nessuna di queste connotazioni spregiative impedisce alla figura dei moderati di continuare a circolare. Forse perché è impossibile farne a meno. Perché così suole definirsi in realtà una persona che non cede alle emozioni del momento, che non si lascia trascinare dagli impulsi e che cerca di capire,
prima di prendere una decisione. Il VERO moderato avrà anche qualche difetto ma anche un certo numero di virtù utili alla vita pubblica. Si chiamano prudenza, buon senso e realismo. Allora vediamo: chi vuol scommettere sui moderati… agli elettori l’ardua sentenza (FONTE: CORRIERE.IT)

Recommended Posts

Leave a Comment

Contattami

Ma puoi inviarci un'e-mail e ti risponderemo al più presto.

Not readable? Change text. captcha txt