RIVOLUZIONE NELLA LOTTA AL VIRUS: REGOLE RIVISTE E NUOVA CAMPAGNA VACCINALE
La popolazione era da tempo in attesa di nuovi vaccini contro il Covid, vista l’evoluzione recente e la diffusione della malattia. Prossimamente l’EMA, l’Agenzia Ue del farmaco, dopo gli enti regolatori di Regno Unito e Svizzera concederà un’ampia autorizzazione, che dovrebbe considerare in primo luogo gli adolescenti e le scolaresche, per i due nuovi medicinali realizzati da Moderna e Pfizer: si tratta dei vaccini bivalenti, cioè calibrati sia sul ceppo originario del virus, quello di Wuhan per intenderci, che sulla variante Omicron. In arrivo anche le disposizioni del Ministero della Salute che dovrebbero ridurre ulteriormente l’isolamento domiciliare per i positivi asintomatici: una quarantena light non superiore ai cinque giorni. Gli studi sul tavolo dell’Ema evidenziano che i nuovi vaccini “adattati” forniscono una risposta immunitaria più forte del primo vaccino contro alcune varianti, mentre l’effetto protettivo contro il virus originale, misurato in termini di concentrazione di anticorpi, resterebbe equivalente a quello vecchio. Dopo il via libera dell’Ema seguirà quello dell’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, per l’autorizzazione valida in Italia. Nella prossima settimana l’EMA insieme all’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) dovrebbero dare anche indicazioni sulle categorie prioritarie alle quali garantire l’accesso ai nuovi vaccini: saranno con ogni probabilità gli over 60 ed i cd. vulnerabili. Si dovrebbe quindi partire da loro. Le prime fiale con i nuovi vaccini sono previste in arrivo nei paesi UE entro fine settembre, ad urne appena chiuse. Ma la macchina dovrà partire prima. Pertanto dopo la mezza tregua estiva il Covid-19 tornerà già nei prossimi giorni sotto i riflettori, e la
discussione non sarà più ridotta ai temi legati al prossimo ritorno a scuola. Va detto a chiare lettere che la quarta dose dal punto di vista della campagna vaccinale è andata molto al di sotto delle attese. Ora la messa in campo della macchina organizzativa per la nuova campagna vaccinale spetterà alla task force facente capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri guidata dal generale Petroni, e la politica dovrà comunque intervenire al fine di fornire indicazioni chiare e supporto. Sembra che si punterà di meno sugli hub in favore di medici, ambulatori e farmacie. A scaldare il dibattito saranno anche le nuove regole sull’isolamento domiciliare: si è riunito in questa settimana il Consiglio Superiore della Sanità per dare il suo parere sulla nuova quarantena light e dopo questo parere il Ministero della Salute dovrebbe rendere nota l’attesa circolare in merito. In sostanza è attesa una riduzione a 5 giorni (dai 7 attuali) se si risulta senza sintomi da almeno 48 ore, mentre producendo un test negativo i tempi potrebbero essere anche inferiori. Non mancano le pressioni per abolizione del test come accade in altri Paesi a partire dagli Usa: dove se non si hanno sintomi si esce di casa, con la cautela, altamente consigliata, di indossare la mascherina del tipo FFP2. Per i casi di positività lunga o di malattia con sintomi consistenti si punterebbe, invece, a concludere l’isolamento al massimo dopo 10 o 15 giorni. Per rispondere a tutti questi quesiti in modo chiaro e dettagliato occorrerà adesso attendere i pronunciamenti definitivi delle agenzie del farmaco e delle autorità sanitarie internazionali ed il loro recepimento da parte dalle omologhe italiane, con le disposizioni che di conseguenza saranno poi emanate in conformità dai competenti
Ministeri e dagli Enti locali. (FONTE: ILSOLE24ORE)