LA STRATEGIA OMS EUROPA PER L’AUTUNNO INVERNO. OBIETTIVO: “STABILIZZARE” LA
PANDEMIA COVID 19

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L’Oms Europa ha messo a punto un piano per accompagnare le scelte degli stati membri in vista dell’autunno, prendendo in considerazione una possibile nuova ondata Covid, racchiuso nel documento denominato ‘Strategy considerations for severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) and other respiratory viruses in the WHO European Region during autumn and winter 2022/23’. Si è ritenuto opportuno prefigurare un nuovo aumento dei casi dal prossimo autunno, dopo quanto registrato in questi primi mesi estivi. L’aumento presumibile si accompagnerà poi ad altri virus respiratori tipici della stagione invernale. L’impatto sulla salute pubblica di questa nuova ondata dipenderà, spiega l’Oms, da alcuni fattori: l’emergere di nuove varianti; il livello di immunità delle popolazioni; il livello di convivenza fisica sul lavoro e nel tempo
libero; i viaggi internazionali; la diffusione della vaccinazione (covid ed influenzale); la concorrenza con gli altri servizi sanitari e l’incidenza del cosiddetto Long Covid. Per questo è fondamentale predisporre piani e misure di contenimento a tutti i livelli per ottimizzare l’uso di risorse sanitarie pubbliche e garantire che tutti i servizi sanitari siano comunque mantenuti attivi anche durante gli eventuali picchi pandemici. In tale delicato contesto certo da non sottovalutare l’Oms ha individuato le mosse per cercare di stabilizzare la pandemia a protezione della salute pubblica: aumentare la diffusione del vaccino nella popolazione, cercando di somministrare dosi aggiuntive di vaccino a gruppi aventi la priorità; promuovere l’uso dei dispositivi di protezione individuale; aumentare la ventilazione negli spazi pubblici ed affollati; applicare rigorosi protocolli terapeutici
nei confronti dei soggetti più esposti al rischio di malattia in forma grave. Emerge quindi una particolare tendenza a concentrare gli sforzi nella tutela delle persone più vulnerabili. Prioritari anche gli interventi mirati negli ambienti più a rischio quali bar, ristoranti, trasporti pubblici e scuole. Viene infine conferita enorme importanza alla regolamentazione, molto accurata e costante, con monitoraggio continuo dei comportamenti individuali corretti: tale aspetto è considerato quale fattore determinante nella lotta al virus e comunque nel controllo della sua diffusione (contenimento). Queste precauzioni vengono preferite ai precedenti sistemi di maggior impatto sociale quali il contact tracing, la quarantena ed il follow-up per tutte le persone che siano state in contatto con una persona positiva o con un probabile caso di infezione da SARS-CoV-2. E’
stata valutata inoltre positivamente l’indicazione di accorciamento del periodo di isolamento raccomandato dopo la scomparsa dei sintomi acuti e in combinazione con uno o più risultati negativi del test, specie a fronte delle necessità legate a particolari comparti di lavoro essenziali. Fondamentale resta il vaccino e l’Oms in tal senso raccomanda la prosecuzione delle campagne vaccinali, per raggiungere una copertura elevata del ciclo primario e dei richiami. Da prendere in considerazione anche la vaccinazione simultanea Covid ed influenza, integrando la vaccinazione nei programmi dell’assistenza sanitaria di base. Importante anche rendere disponibili le terapie appropriate e ormai consolidate, compresi gli antivirali. Le linee guida di Oms Europa tendono in buona sostanza ad abbandonare le vecchie strategie di rigido contrasto privilegiando misure
flessibili e soprattutto compatibili con la ripresa di una relativa <<normalità>> ma senza per questo abbassare i livelli di allerta, soprattutto dal punto di vista delle regole di comportamento da osservare. (FONTE: QUOTIDIANOSANITA.IT)

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